Un approfondimento critico – intervista specialistica con WB Werkstatt + Betrieb

Qual è stato l'andamento di Müller in questi ultimi anni? Come affronta l'azienda le conseguenze della pandemia e quali sono i continui sviluppi previsti in fatto di alta pressione e filtrazione del lubrorefrigerante? Questo e molto altro ancora verrà rivelato dall'AD Martin Müller nel corso dell'intervista con il Sig. Martin Ricchiuti di WB Werkstatt + Betrieb, una delle più rinomate riviste specializzate nel ramo dell'asportazione dei trucioli in Germania.

"Con noi l'alta pressione è accessibile all'intero settore."

Gli ambiti per le applicazioni ad alta pressione superiori a 70 bar riguardano soprattutto il settore dei torni longitudinali che, nella maggior parte dei casi, ricorre all'olio da taglio come lubrorefrigerante. Müller Hydraulik potenzia la sua tecnologia per sfruttare i molteplici vantaggi dell'alimentazione dell'alta pressione agli utensili da taglio anche in quei casi in cui la lavorazione proceda con emulsioni a base di acqua. Nell'intervista con WB l'AD Martin Müller rivela altri particolari.

Ha condotto l'intervista Martin Ricchiuti.

AD Martin Müller: "Con noi l'alta pressione è accessibile all'intero settore".

WB Werkstatt+Betrieb: Signor Müller, circa quattro anni fa avete acquistato i nuovi locali commerciali e all'epoca la vostra curva di crescita era decisamente ascendente. Nel frattempo quali sono stati gli sviluppi?

Martin Müller: Fino alla comparsa sulla scena della pandemia mondiale questa crescita aveva tenuto. Pertanto avevamo in programma soprattutto di ampliare la nostra rete di assistenza clienti e di costituire una nostra filiale in Cina all'inizio del 2019. Inoltre, con l'acquisizione di un'azienda nel settore della lavorazione della lamiera abbiamo ulteriormente aumentato il nostro grado di creazione di valore, permettendoci di avere molte frecce al nostro arco.

WB: Cosa significa per i vostri utenti che l'assistenza clienti è stata potenziata?

Martin Müller: Avendo creato cluster di assistenza possiamo solo servire meglio i nostri partner, in quanto, invece di formare un numero sempre maggiore di tecnici per l'assistenza qui in sede, il nostro approccio è quello ora di garantire in maniera capillare servizi di assistenza decentrati attraverso i nostri partner. Da questo punto di vista diamo grande importanza alla trasparenza e agli standard di assistenza, allo scopo di garantire la nota qualità Müller in ogni luogo.

WB: Come avete affrontato le conseguenze della pandemia?

Martin Müller: Nel 2021, in verità, abbiamo ricevuto un buon numero di commesse e siamo riusciti a compensare le difficoltà logistiche dei fornitori dei nostri componenti chiave grazie alle sufficienti scorte a magazzino. Ma finora le catene di approvvigionamento non si sono ancora normalizzate, per cui le tempistiche per il riapprovvigionamento di componenti si sono purtroppo sensibilmente dilatate.

WB: Cosa è cambiato dal punto di vista tecnico, quali sviluppi sono degni di nota?

Martin Müller: Abbiamo adeguato strategicamente le nostre strutture organizzative e approfondito il principio della piattaforma che anima il nostro sistema modulare, e che ci mette nella posizione di soddisfare i requisiti individuali dei clienti attraverso moduli standardizzati e combinabili: un approccio che si riflette positivamente su costi e disponibilità. Estenderemo la concezione degli impianti compatti ad alta pressione e della filtrazione al segmento di mercato finora solo marginalmente servito dei centri di lavorazione universali, dei centri di tornitura e fresatura e dei torni classici. Infatti, anche le strategie di lavorazione convenzionali sono più produttive grazie a una pressurizzazione del lubrorefrigerante stabile e intensa, mantenendo in buone condizioni utensili e macchina.

"Le micropolveri da abrasione, generate dalle lavorazioni al laser o di levigatura, richiedono soluzioni di filtrazione coordinate."

WB: Quali sono le caratteristiche divergenti e quelle in comune che occorre tenere d'occhio nel nuovo segmento? Come potete trasmettere la vostra expertise al nuovo campo di attività?

Martin Müller: Noi eccelliamo nella costruzione di impianti estremamente compatti, che sul mercato attuale non hanno eguali in termini di efficienza. A fare la differenza nei nostri prodotti sono la tecnologia di regolazione delle pompe, il loro rendimento e la tecnica di filtrazione impiegata. Siccome comprendiamo a fondo l'interazione tra questi componenti, siamo in grado di adattarla perfettamente ai settori in cui si utilizzano le emulsioni. Le differenze consistono nelle portate e nelle pressioni massime: mentre per praticare fori minimi con utensili alimentati servono pressioni pari o superiori a 120 bar, per le applicazioni di fresatura bastano generalmente già 20 o 30 bar. Se si associa un flusso volumetrico costante di lubrorefrigerante, si verificano i noti effetti dell'alta pressione, ovvero per citarne alcuni: produzione, durata dell'utensile, qualità della superficie e sicurezza di processo maggiori, nonché sensibili risparmi sui tempi di lavorazione, in funzione delle velocità di avanzamento più elevate.

"Possiamo servire anche il mercato delle emulsioni con soluzioni su misura."

WB: Non è già il caso della maggior parte delle macchine utensili  attrezzate per una pressione media standard massima di 30 bar?

Martin Müller: No, né in termini di regolabilità precisa delle portate,  né di raggiungimento di un'alta pressione uniforme e stabile. Infatti, ciò dipende dai tipi di pompe impiegati, che presentano un debole rapporto pressione-potenza. Riteniamo quindi che il nostro concetto delle pompe a cascata a frequenza variabile - caratterizzato da portate stabili e costanti - sia chiaramente vantaggioso, dato che consente di dare la priorità soprattutto a utensili alimentati o idrostatici.

WB: In una prospettiva a lungo termine, pensa che gli sviluppi progressivi nel campo della tecnologia degli utensili e dell'ingegneria meccanica renderanno superfluo il ricorso all'alta pressione come requisito essenziale delle lavorazioni complesse?

Martin Müller: No, e lo chiarisce facilmente l'esempio del processo di asportazione dei trucioli con un movimento oscillatorio: la nostra idea di soluzione viene a integrare l'assoluta sicurezza di processo, arrecando ulteriori vantaggi. Normalmente gli utenti sanno precisamente come avvalersi dell'alta pressione.

WB: Quali sono le innovazioni che vertono sugli sviluppi in corso nel programma di produzione di Müller Hydraulik?

Martin Müller: La soluzione per la moltiplicazione della pressione "combiloop CL1 B", che segna l'ingresso nel segmento con la creazione, in pochissimo tempo, di una soluzione autarchica di alimentazione nel range di media pressione. Diversamente dalle normali pompe per refrigerante, è sempre precisa, dalle prestazioni impeccabili e priva di variazioni volume-pressione, grazie al principio del sistema di alimentazione a doppia pompa e alla filtrazione integrata. Contrasta un possibile surriscaldamento, ma innalza anche ad un nuovo livello il linguaggio del design Müller per gli impianti compatti.


Il sistema salvaspazio per la moltiplicazione della pressione CL 1B è dotato di un sistema di pompaggio eco-compatibile ed economico, oltre che di filtri di ricambio lavabili

WB:
Avete in programma un ulteriore potenziamento di questa linea di prodotti?

Martin Müller: Nella serie combiloop dalle elevate prestazioni di lavaggio, il nostro modulo appare con un look totalmente rinnovato. Ai modelli CL1B e CL3G, entrambi già disponibili, si aggiungeranno prossimamente CL6G-800, 1200 e 2500. È possibile progettarli per spazi estremamente angusti, tuttavia ben accessibili a scopo manutentivo, in base alle esigenze dei clienti. A prescindere dall'esigenza di un processo di filtrazione, di separazione del lubrorefrigerante o di uno scambiatore di calore, creiamo esattamente il gruppo più idoneo in assoluto ad affrontare le problematiche della lavorazione.

WB: Molte grazie per l'intervista.

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